La disperazione e l’umano che vacilla

Un bambino di circa un mese è stato lasciato in un androne di una scala di caseggiato di edilizia popolare alla periferia Ovest di Milano. Intorno alle 16,30 di oggi, giovedì primo febbraio, un residente ha trovato il piccolo in una cesta avvolto da una copertina davanti alla porta di casa. Subito è scattata la chiamata al 112 con l’arrivo dei soccorritori del 118, seguiti dai carabinieri del nucleo radiomobile. Il piccolo è in buone condizioni ed è stato portato alla clinica pediatrica De Marchi per gli accertamenti del caso. Nella cesta c’era anche un biglietto scritto in arabo, in cui, in una prima traduzione, sembra esserci scritto:”Non riesco a prendermi cura di lui”. Naturalmente è ancora tutto da provare, tuttavia, resta la riflessione di un limite estremo di disperazione cui non ci si può girare dall’altra parte, senza andare a fondo di una situazione quotidiana sempre più difficile da vivere. “Ci sono due modi di affrontare le difficoltà. Modificare le difficoltà o modificare te stesso in modo da affrontarle.” Phyllis Botome

Salvino Cavallaro

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